Ho sempre pensato che una delle attività che un buon consulente e ottimo professionista deve realizzare è quella di “formare” il cliente.
Intendiamoci, non formarlo sui criteri e requisiti da rispettare delle WCAG 2.1 per realizzare siti Web accessibili; oppure fargli capire la differenza fra colori triadici e complementari e perché sono importanti nella definizione di una palette colori di un sito Web.
Intendo formarlo facendogli capire, ad esempio, come il suo sito Web (non) viene fruito sugli smartphone e che forse il solo grassetto non è sufficiente per mostrare una parola o frase con un link (ad esempio, con troppa luce ambientale, se vi sono altre parole in grassetto che non sono link, etc.).
Mostrandogli che se il browser, per tante ragioni, non riesce a recuperare un’immagine, il testo alternativo può aiutare.
Facendogli vedere un video in una situazione nella quale non può sentire l’audio e quindi i sottotitoli sono indispensabili.
Se il cliente è formato in questo modo, capisce che le tue non sono fissazioni ma suggerimenti essenziali e tutti ne potranno beneficiare.
Lo so, ci vuole pazienza, ma solo così si raggiunge l’obiettivo.